venerdì 4 dicembre 2020

Witcher io ti vedo...

Da qualche parte dovevo ripartire a bloggare.

Lo faccio riprendendo questo post che sta in bozza da Aprile, con delle serie che ho visto ormai ad inizio anno ma che, grazie soprattutto ai protagonisti, ho ancora ben impresse in mente.

Malgrado il tempo in questo 2020 sia abbondato, chiusi a casa col lockdown etc etc, è mancata la voglia, ad un certo punto pensavo di lasciar perdere del tutto, ma alla fine chissene!

Parlarvi almeno di serie TV mi mancava, e se non vedo all'orizzonte stimolo alcuno per fare post sul makeup, un pò per raggiunti limiti di età, un pò per i pochi acquisti, ed un pò per la mancanza di capacità tecniche mirabolanti, che mi consentano di strabiliarvi con trucchi nuovi fatti con le solite cose, almeno di Netflix e compagnia bella voglio tornare a raccontarvi un pò di cose, come farò anche per la cucina ed i libri che leggo.


Ci sono personaggi che sembrano scritti per Jason Momoa.
Come a suo tempo Khal Drogo in Game of thrones, così anche questo Baba Voss, capo tribù in un mondo futuro e distopico, dove una pandemia ha sterminato la quasi totalità degli umani, lasciando i pochi sopravvissuti completamente ciechi,e costretti ad organizzarsi in modo nuovo per sopravvivere.
Molto ben orchestrati, a tal proposito, i combattimenti, con escamotage che non avevo immaginato che riescono a renderli molto veloci e appassionanti.
In questo futuro privo di speranza, nascono due gemelli dotati del dono della vista, e per questo attirano l'attenzione di molte persone, per scopi perlopiù malvagi ovviamente, visto anche che vengono considerati alla stregua di potenti demoni, mentre per alcuni la loro esistenza rappresenta un motivo per credere in un domani migliore. 


Ho trovato molto interessante come questi due punti di vista si riflettano anche negli atteggiamenti dei due gemelli, verso la loro capacità di vedere;se Kofun, il maschio, la considera una ricchezza, utile a sè ma anche per migliorare la vita degli altri, per Haniwa è qualcosa di ubriacante, con la quale avere un vantaggio sul prossimo ad esempio in combattimento(la sua abilità con le armi a distanza è incomparabile a quella degli avversari),ma non solo.


Notevolissima l'interpretazione di Sylvia Hoeks che interpreta Queen Kane, una regina pazza che comanda una tribù di persone che trattano un diga/centrale idroelettrica come fosse un tempio divino, villain della serie determinata a rintracciare Jermamarel, padre dei gemelli dotato a sua volta del dono della vista.A capo di una teocrazia dove sessualità e divino si mescolano in maniera anche un pò inquietante se vogliamo, da un lato vuole sterminare chi vede, considerati alla stregua di eretici, dall'altra sogna di essere ingravidata da Jermamarel stesso, per generare un figlio dotato dello stesso potere visivo che davanti ai suoi sudditi disprezza. 
Certo ci sono dei buchi(anche belli grossi) nel worldbuilding di questa serie, visivamente strepitosa per certi aspetti, natura e costumi ad esempio, ma che su molti altri lascia decisamente dubbiosi;il mio consiglio è non pretendere che tutto sia antropologicamente corretto o logico, se vi fermate a chiedervi perchè i selvaggi indossino collane o si intreccino i capelli, essendo tutti ciechi, per esempio, o perchè ci siano delle torce ad illuminare dei corridoi bui, vi perderete la possibilità di godervi una bella storia, con dei personaggi ben scritti e che a noi ha incollato alla sedia dall'inizio alla fine.
Disponibile su Apple TV+!Seconda stagione in produzione, slittata causa Covid dopo essere iniziata in Febbraio.


Sono da una quantità di anni fan sfegatata del Witcher dei videogiochi, adoro il fantasy ed Henry Cavill e subisco tantissimo il fascino degli uomini in armatura e spada.Vi lascio immaginare il mio entusiasmo smodato, quando sono venuta a sapere che Netflix avrebbe unito tutte queste mie passioni in una serie TV, e la mia felicità nel veder quanto bene fosse stata realizzata.

Il personaggio principale della serie è appunto Geralt di Rivia, il Witcher del titolo, Strigo(argh) in italiano, cacciatore di mostri che per diventare tale, oltre ad essere stato cresciuto ed allenato a diventare un gran combattente, ha anche imparato una certa conoscenza magica diciamo "di base", ed è stato sottoposto a varie mutazioni genetiche atte a potenziarne le capacità che lo hanno reso, per molti versi, un mostro anch'esso.
Benchè i suoi servizi siano richiesti e necessari a molti, proprio questo suo essere "diverso" lo fanno comunque essere spesso disprezzato, alla stregua di un male necessario per evitarne uno peggiore.


Gli altri due personaggi principali sono Yennefer, che incontriamo all'inizio della serie come una fanciulla deforme , che viene svenduta dal padre per un prezzo inferiore a quello da lui chiesto per uno dei suoi maiali, ma che con grande ambizione poi si trasformerà in una potente maga, pagando un prezzo altissimo che fa riflettere su come, nel mondo fantasy ma anche nel nostro, spesso ottenere grande potere per una donna significhi anche affrontare delle grandi rinunce.Il suo arco narrativo è secondo me il meglio riuscito della serie, ed ho tifato per lei a braccia alte, benchè nel suo percorso verso la vendetta e la conquista del suo pieno potenziale magico, non manchino degli episodi oscuri...


Terzo personaggio/storyline principale è Ciri, principessa fuggita dal suo castello dopo la caduta dello stesso in battaglia, che affronta un viaggio nel quale conoscerà elfi, driadi e vedremo degli accenni del suo potere magico che però qui lei ancora non comprende appieno nè domina; la sua storia si intreccerà con quella di Geralt, come succederà anche a Yennefer; però c'è da dire, a riguardo, che se da un lato Netflix ha scelto di spiegare molte cose fin da subito, e anche più a fondo rispetto alla saga letteraria di Andrzej Sapkowski da cui è tratta la serie, il fatto di utilizzare piani temporali diversi, con in più in certi casi dei flashback, incasina la comprensione della cronologia degli avvenimenti non poco.Solo verso fine serie tanti puntini si uniscono, e se ne capisce un pò di più.


Ci sono molte altre cose che secondo me se non si ha una conoscenza non dico dei libri ma almeno dei videogiochi sono un pò nebulose(ad esempio la citazione della scena della vasca qui sopra :P ok scusate mi ricompongo!), tutta la pappardella geopolitica Cintra Temeria Niilfgaard etc etc è già un pò un pastone per me che ho videogiocato i 3 episodi videoludici allo sfinimento, immagino sia ancora peggio per i neofiti.

Alcuni fan dei videogiochi(as esempio il mio Khal) avrebbero voluto un'approccio un pò più fumettoso/da cinecomic, come ad esempio quando Geralt usa i segni(le magie del Witcher) e nel telefilm non si vedono i simboli colorati in aria, ma a me piace questa versione più seria/dark/medievale, e malgrado le recensioni non siano state tutte entusiastiche, io trovo che sia una serie ben fatta, con degli scontri coreografati benissimo e una storia avvincente per gli amanti del fantasy.Lui è Al Pacino?Decisamente no.Ma nelle parti più fisiche come appunto combattimenti etc etc se la cava alla grande, e secondo me come casting è ottimo, come la maggior parte dei personaggi. 
 

Non posso dire lo stesso di Triss Merigold, personaggio affatto marginale che, per motivi che sfuggono alla mia comprensione è stato fatto interpretare ad una che ci assomiglia quanto io ad Ariana Grande.Mah.Almeno la caratteristica chioma rossa gliela potevano mettere!

La seconda stagione è in produzione, si rumoreggia di Natalie Dormer in trattative per la parte di Ciri da adulta, ed io spero proprio che le voci abbiano ragione!

A presto per parlare di libri,
Mel.


7 commenti:

  1. Mi fa piacere rivederti in questi lidi! Sono fra quelli che non ha amato alla follia The Witcher, ma comunque una seconda stagione me la guardo volentieri! :D

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    1. Io oggi ho guardato lo speciale backstage che c'è su Netflix, mi sa che mi riguardo le 8 puntate della prima in modalità binge <3
      Io cmq ho proprio un'entusiasmo per il personaggio ed il suo mondo che va avanti da 10 anni, Henry a parte ;)

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  2. Ben ritornata 😬
    Ti dirò... A me The Witcher, Yennefer a parte, non è che sia piaciuta granché 😕

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    1. La storia di Yennefer ha un arco bellissimo, ma in generale secondo me come serie è davvero fatta bene.Però come dicevo sopra, il Witcher in genere ha il mio ammore da tanti anni.Devo leggere i libri!

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    2. Il mio gradimento non ha nulla a che fare con l'arco narrativo 🤓😇

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  3. Bello che sei tornata, peccato che non ho visto queste serie e nient'altro ho quindi da scrivere, ciao ;)

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    1. Ciao Pietro, apprezzo che tu sia passato per un saluto!
      Mi ero fatta scoraggiare dalle molte beghe di blogger(notifiche dei commenti che non arrivano, spam a tonnellate nei commenti di tanti dei blog che seguo...)ma sono pigra e non ho voglia di cominciare daccapo su un ' altra piattaforma, quindi va bene così ;)

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