Non avevo mai visto il film di Jim Henson di cui questa serie è il prequel, ma devo dire che, nonostante non avesse per me l'aura mitica che aveva per mio marito, per il quale il film è un vero cult, questa serie mi è piaciuta da morire.
Protagonisti dei burattini splendidamente realizzati(la tecnologia permette ovviamente risultati migliori di quelli dell'epoca), integrati con sfondi digitali assolutamente meravigliosi.Scelta che trovo renda i personaggi molto più caldi, veri ed empatici, rispetto ad un'animazione digitale al 100%.
La storia parla dei piccoli Gelfling, pucciosissimi elfetti fatosi che vedono il loro mondo, Thra, minacciato dai perfidi Skeksis, che mostratisi prima come amici, in realtà vogliono prosciugare il pianeta e persino i poveri piccoli Gelfling stessi, per la loro brama di "Essenza", una specie di chiamiamola droga di cui sono ingordi, ma che potremmo tranquillamente vedere come quell'insieme di soldi e potere che i politici della vita reale, di cui questi ingombranti gallinacci sono l'evidente allegoria, perseguono a scapito dei popoli e della natura.
Le varie tribù di Gelfling si uniranno per rivoltarsi contro i malvagi pennuti, salvare il magico cristallo della verità, e liberare Thra dal giogo degli invasori.
Se potete vi consiglio assolutamente di guardarla in inglese, il cast doppiatori è a dir poco stellare:tra i vari, Jason Isaacs, Mark Hamill, Simon Pegg, Taron Eagerton, Lena Headey, Mark Strong...
Bellissima, epica, divertente,colorata, assolutamente imperdibile per gli amanti del fantasy!!!
Terror infamy
La seconda stagione di questa serie(di cui vi parlavo già qui ), ci porta nei campi di detenzione sul suolo americano dove, in seguito all'attacco nipponico a Pearl Harbor, molti americani di origine giapponese furono rinchiusi, in quanto sospettati di essere spie.Esperienza che uno dei protagonisti,George Takei, ha fra l'altro vissuto realmente, anche se all'epoca era solo un bambino.
Chester, nippo-americano con la passione della fotografia figlio di un pescatore, ha una relazione clandestina con una giovane ispanica; per risolvere le difficoltà legate alla gravidanza di questa, ricorre a dei metodi poco ortodossi che avranno il pericoloso "effetto collaterale" di scatenare uno spirito maligno che perseguiterà la sua famiglia e che spingerà lui, per cercare di allontanarlo da essa, addirittura ad arruolarsi nell'esercito.
Molto più horror della prima, a mio avviso, ha una buona tensione, e riporta all'attenzione del pubblico una fetta di storia che non è forse molto nota.
Un clima di sospetto e tensione intersecato finemente con l'elemento sovrannaturale, una minaccia angosciante che sembra non dare scampo.
Forse un pò ingarbugliato a volte nello sviluppo delle sottotrame, con personaggi sviluppati in maniera un pò disomogenea, ma nel complesso non mi è dispiaciuto(la mia passione per il Giappone ha di certo aiutato).
Una vita grigia, insoddisfacente, dove i giorni si susseguono tutti uguali, il lavoro che non va e la crisi con la moglie, causata anche da un bambino tanto cercato che non arriva mai;Paul Rudd interpreta Miles,un publicitario che, su consiglio di un collega, si reca in una specie di bizzarro centro estetico dove, gli promette, lo renderanno, per 50.000 dollari, una persona nuova.Convinto dalla metamorfosi del collega suddetto, che da sfigatone senza speranza è diventato un uomo brillante con grandi prospettive, Miles decide di dare fondo ai risparmi della famiglia, e tutto sembrerebbe andare benissimo, quando si sveglia tonico, pieno di energie, salutista ed entusiasta, tanto quanto prima era appesantito, dimesso, pessimista e tendente alla bottiglia.Però c'è un piccolo dettaglio;poche scene dopo vediamo un pugno uscire da una sepoltura superficiale, e chi troviamo?Di nuovo il nostro eroe, o meglio la sua versione originale da cui, illegalmente, è stato clonato il nuovo Miles, migliorato nel DNA ma con tutti i ricordi della vita del suo doppio.
Paul Rudd a me sta molto simpatico, e devo dire che il lavoro fatto nell'interpretazione delle sue due versioni, l'ho trovato davvero soddisfacente.
Una serie che nasce come black comedy ma poi, nelle puntate, vira un pò più sul drammatico.Divertente, tanto che l'abbiamo fatta fuori in credo neppure 2 settimane, però decisamente nulla di indimenticabile, fatta in economia e con dei comprimari piattini a dir poco.Approfondimento dei personaggi praticamente nullo, ma pazienza.
Paul si mette sulle spalle la serie e porta a casa 8 puntate intrattenenti, diciamo che in questi tempi di pandemia si può recuperare ;)
E pensare che io, nonostante la passione per il Giappone, ho abbandonato la seconda stagione di The Terror per sopraggiunta noia, con mio sommo dispiacere.
RispondiEliminaPure il Khal caffettierava un pò, a me ha angosciato molto il tipo di villain, e poi mi piaceva il misto di horror giappo, magia sudamericana e storia statunitense.
EliminaLui(Chester) non era un gran attore però, magari se facevano un casting migliore per il protagonista ti annoiava meno ;)
Io la terza l'ho guardata per Paul come dicevo, magari se hai tempo che ti avanza dacci un'occhio!
RispondiEliminaLiving with yourself sembra molto carino, a volte servono le serie così... ultimamente noi becchiamo sempre cose pesanti e super drammaticone, ma spesso abbiamo solo bisogno di un po' di leggerezza! La metto in lista ;)
RispondiEliminaE' una cosa sciuè sciuè, per una serata non impegnativa va benissimo!
EliminaL'ultima è in lista ma sto recuperando un po' di serie tv magari appena posso recupero anche questa ;)
RispondiEliminamallory
Io con tutta la 40ena sono indietro con le serie...troppa Playstation XD è che ce l'ho in prestito e mi secca tenerla troppo tempo ;)
EliminaSono pessima con le serie tv in questo periodo, mi sto buttando sulla lettura e sui film.
RispondiEliminaPaul Rudd è tanto caruccio, metto in lista :)
Io tanti videogiochi e un pò di lettura, vorrei recuperare almeno tutti i post sulle serie già viste che ho indietro puff puff XD
Eliminame le segno tutte e tre, magari possono piacermi xD
RispondiElimina